PER.... RI -COMINCIARE....  
(di Laura Boldrini*)

Durante il nostro incontro preliminare avete indicato tre principali tematiche sulle quali ritenevate opportuno far convergere la nostra ricerca di quest'anno:

I principi fondanti la Globalità dei Linguaggi

Il suono

Le nuove tecnologie in rapporto alla GdL.  

Sulla base delle vostre sollecitazioni mi è  sembrato interessante organizzare un percorso di lavoro sugli 'STILI PRENATALI'. Si tratta di una teoria fondamentale della GdL e può rappresentare, per il tipo di ricerca che stiamo conducendo, un momento di approfondimento particolarmente significativo poiché, a partire da questo specifico contenuto, sarà possibile intrecciare una rete di tematiche, vissuti e riflessioni in modo da stimolare, per quanto mi sarà possibile, un ulteriore avvicinamento a questa complessa disciplina. Secondo la teoria, i principali comportamenti espressivi umani, anche tra loro apparentemente diversi (adulti, bambini, situazioni patologiche, artisti....), possono essere ricondotti a diverse fasi di sviluppo del periodo prenatale. Così, attraverso questa teoria, possiamo: "....pensare a stili che sono un interfaccia che trasduce modi di essere e fare osservati nel corpo senziente prenatale in modi di essere e di fare osservati nella creatività artistica adulta e geniale Una traduzione che riceve conferma dall’ osservazione delle strategie di sopravvivenza degli handicappati gravi.. e che permette poi trasduzioni intermedie in tanti comportamenti umani quotidiani" (S: Guerra Lisi/ G. Stefani “Gli stili prenatali nelle arti e nella vita”- Bologna, CLUEB, 1999- pag.40). Come già abbiamo avuto modo di vedere, nell'ottica della GdL, la vita prenatale assume un significato determinante nell'esperienza di tutti gli esseri umani.  A partire da questa esperienza vengono sviluppate tracce profonde ed incancellabili che emergono, successivamente, nella vita quotidiana, trasformandosi in strategie espressive e comunicative. Sinteticamente, il percorso di sviluppo maturato a partire dal momento dei concepimento, viene suddiviso, nella prospettiva della G.d.L. in sette fasi (stili):

Stile concentrico/pulsante

Stile dondolante

Stile melodico

Stile roteante

Stile ritmico-staccato

Stile dell'imago-azione

Stile catartico

Come vedremo, attraverso le esperienze di vissuto psico-senso-motorio~espressivo e le letture di alcune pagine di Stefania, ad ognuno di questi stili vengono ricondotte modalità diverse di comportamento, movimento, espressione artistica, tono muscolare, sonorità ... Gli stili, pertanto, come già i quattro elementi, divengono nuove chiavi di lettura per agevolare il nostro difficile compito di metterci in comunicazione con i bambini e le, bambine che ci stanno di fronte quotidianamente. Anche in questo caso, come già abbiamo sperimentato con i 4 elementi, ciascuno sarà stimolato a vivere in prima persona le modalità e le caratteristiche tipiche di ogni stile; ancora una volta avremo la possibilità di metterci in gioco attuando, prima di tutto con il linguaggio del corpo e con le valenze archetipiche e simboliche ad esso legate, le nostre possibili metamorfosi attraverso i diversi stili. E' questo uno dei tanti aspetti della G.d.L. che mi ha affascinato, quasi come se trovassi uno rispondenza immediato tra il sentire/vivere il mio rapporto con bambine e bambini e le prospettive di straordinario apertura che si possono intravedere in quel progetto di vera difesa della natura umana che la G.d.L. propone. In esso si crea, quasi spontaneamente, una nuova immagine del ruolo dell'adulto nella dinamica educativa. Un ruolo che ha, per me come per molti altri, assunto spesso il sapore di una scommessa rispetto alle realtà che, di volta in volta, ho incontrato nella mia professione; uno scommessa che ha comportato, molto spesso, il coraggio di “andare contro” per riuscire ad affermare (talvolta solo ad insinuare) ciò in cui credo, in una costante messa in gioco di me stessa ed in un rimando continuo dalla mia crescita a quella dei bambini e delle bambine che incontro (e viceversa).
Avvicinarsi alla GdL vuol dire, in primo luogo, "mettersi in gioco” ed è quello che abbiamo, insieme, cominciato a fare con i nostri giochi e le nostre metafore del corpo......
                                                                     

ANCORA UNA VOLTA BUON DIVERTIMENTO!!!!

*Formatrice, specializzata  in musicoterapia nella GDL