Giosuè Carducci

VII Circolo Didattico Livorno


Geometria e Matematica...

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disegno

Qual è l'atteggiamento dei bambini e delle bambine nei confronti delle cose, dei fenomeni, dei fatti… che il mondo naturale è così generoso ad elargire e a disseminare sul loro percorso conoscitivo?
E' senza dubbio la curiosità. Il "motore" di ogni indagine scientifica è appunto la curiosità cognitiva, senza di essa sarebbe impossibile "inciampare" sui problemi, cercare nuove soluzioni, domandarsi il perché degli eventi…
I bambini, se possono, vanno alla scoperta del mondo spinti dalla loro curiosità, met-tendo alla prova gli oggetti, le cose, le persone…, provano sincero gusto ad andar scoprendo ed imparando, diventando artefici attivi e consapevoli della propria conoscenza.

Che cosa fa, allora, la scuola per sollecitare e soddisfare la curiosità dei bambini?

Cercheremo di dare risposta a questa domanda con i fatti proponendo la costruzione e il graduale affinamento di una metodologia che ci aiuti a venir incontro alle modalità di scoperta e di esplorazione dei bambini. Si dovrà attrezzare uno spazio specifico per la nostra impegnativa ricerca, un laboratorio dove raccogliere strumenti, materiali e attrezzature, ma soprattutto le tracce e i segni del nostro percorso. Un luogo per imparare e per fare, strettamente collegato agli altri spazi della scuola, per testimoniare come l'apprendimento abbia vitale bisogno della relazione strategica di tutti i linguaggi (verbali e non verbali), del coinvolgimento attivo di tutte le intelligenze, infine della costruzione di dinamiche relazionali che facilitino il confronto e la discussione tra pari.
Assai rilevante in questo disegno progettuale sarà proprio l'atteggiamento della insegnante. Un' insegnante che dovrà essere a sua volta curiosa, che sappia "rimettere in gioco" le proprie conoscenze scientifiche, che si renda disponibile a guardare le cose attraverso più punti di vista e prospettive, perché "riscoprire il mondo attraverso gli occhi e gli interrogativi dei bambini può essere veramente un'esperienza importante, perché può darci l'opportunità di ri-cominciare a porci degli interrogativi…" ( Carla Grazzini Hoffman, "Gli insegnanti e le scienze", in IRR(SA)E Toscana "Educazione scientifica e scuola materna", 1994)



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