Giosuè Carducci

VII Circolo Didattico Livorno


Piano Triennale PTPCT Toscana

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Il Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza nelle Istituzioni scolastiche della Toscana 2019/2021, adottato dal Ministro dell'Istruzione con decreto AOOUFGAB n.82/2019, è stato pubblicato sul sito dell'USR per la Toscana nella sezione "Amministrazione Trasparente/Altri contenuti-corruzione". Tale documento è previsto dalla legge 190/2012, la cui applicazione per le scuole è stata chiarita e resa operativa con la delibera ANAC n.430 del 13 aprile 2016.
Si tratta del Piano con cui si procede all'individuazione e all'analisi del rischio corruttivo connesso
all'espletamento dei processi e delle attività per cui sono competenti le istituzioni scolastiche.


Il D.lgs. 97/2016, intervenendo sull'art.10 del d.lgs. 33/2013, ha definitivamente sancito l'unificazione e l'integrazione del Programma triennale della trasparenza e dell'integrità (PTTI) nel Piano triennale di prevenzione della corruzione (PTPC),
e, quindi, delle due figure di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e di Responsabile della Trasparenza. In particolare, la Delibera ANAC n. 831 del 3 agosto 2016 di approvazione definitiva del Piano Nazionale Anticorruzione 2016 nella sezione specificatamente dedicata alle istituzioni scolastiche prevede che a seguito delle modifiche introdotte dal d.lgs. 97/2016 al d.lgs. 33/2013 e alla L. 190/2012 relativamente all'unicità della figura del RPC e del RT, le funzioni di RPC e RT sono attribuite al Direttore dell'Ufficio scolastico regionale, o per le regioni in cui è previsto, al Coordinatore regionale. Quanto ai dirigenti scolastici è opportuno che nei PTPC gli stessi siano responsabilizzati, in virtù della funzione dirigenziale ricoperta, in ordine alla elaborazione e pubblicazione dei dati sui siti web delle istituzioni scolastiche presso cui prestano servizio. Attraverso un loro attivo e responsabile coinvolgimento all'interno del modello organizzativo dei flussi informativi, viene così assicurata la prossimità della trasparenza rispetto alla comunità scolastica di riferimento, con la pubblicazione dei dati e delle informazioni previste dalla normativa vigente sui siti delle singole istituzioni scolastiche.

Il P.T.P.C.T. rappresenta lo strumento attraverso il quale l'amministrazione descrive il "processo" finalizzato ad implementare una strategia di prevenzione del fenomeno corruttivo ovvero all'individuazione e all'attivazione di azioni, ponderate e coerenti, capaci di ridurre significativamente il rischio di comportamenti corrotti. Esso, quindi, è frutto di un processo di analisi del fenomeno stesso e di successiva identificazione, attuazione e monitoraggio di un sistema di prevenzione della corruzione.
Le disposizioni in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza introdotte dalla c.d. legge anticorruzione si applicano anche agli istituti, alle scuole di ogni ordine e grado e alle istituzioni educative.
Le disposizioni in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza introdotte dalla c.d. legge anticorruzione (legge n. 190 del 2012), dai decreti attuativi e dal Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) approvato dall'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione, cui il legislatore ha trasferito interamente le relativa competenze) si applicano agli istituti, alle scuole di ogni ordine e grado e alle istituzioni educative. Lo scopo della disciplina è prevenire e contrastare fenomeni di corruzione e di cattiva gestione dell'interesse pubblico, attraverso misure che garantiscano il corretto esercizio della funzione pubblica. La trasparenza costituisce il modo in cui l'azione amministrativa si deve esplicare ed è misura di prevenzione della corruzione, definita come accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni.

Linee guida
L'ANAC ha adottato specifiche Linee guida
(delibera n. 430 del 13 aprile 2016) in cui ha fornito alle istituzioni scolastiche statali, alla luce della loro peculiarità e complessità, alcune indicazioni volte ad orientare le medesime istituzioni nell'applicazione della disciplina anticorruzione e di quella in materia di trasparenza.

Piano triennale di prevenzione della corruzione e di trasparenza (PTPCT)
Sulla base del PNA, atto di indirizzo generale, l'organo di indirizzo (MIUR) adotta il Piano triennale di prevenzione della corruzione (PTPC), su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), entro il 31 gennaio di ogni anno. Il Piano, dunque, ha valenza triennale ed è aggiornato annualmente.
Le scuole sono state invitate a comunicare il nominativo del Responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante, individuando nel Direttore generale di ogni ufficio scolastico regionale, in qualità di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, il soggetto a cui demandare l'obbligo di sollecito e di verifica dell'avvenuta nomina.
Accanto al Responsabile della prevenzione della corruzione, infatti, operano i Referenti per la prevenzione della corruzione e tutti i dirigenti scolastici, con il compito di consentire l'implementazione di un sistema che assicuri l'identificazione dei rischi di corruzione e, soprattutto, la concreta attuazione delle misure di prevenzione descritte. Il personale del comparto scuola e i collaboratori a qualsiasi titolo, sono tenuti al rispetto delle direttive e delle prescrizioni nel PTPCT.

Di seguito i nomi dei referenti:
Il Direttore dell'USR per la Toscana, Ernesto Pellecchia,
è il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza nelle istituzioni scolastiche nelle istituzioni scolastiche.
La Referente del RPC è il dott. Andrea Simonetti dirigente dell'Ufficio VIII (A.T.Livorno)
la Dirigente scolastica Camilla Pasqualini ha il ruolo di referente per la trasparenza ed è Responsabile della Trasmissione e pubblicazione dei dati all'interno dell'istituzione scolastica.

Ogni istituzione scolastica inserisce nella propria sezione "Amministrazione trasparente" un link con un rinvio al Piano pubblicato dall'USR.

Il ruolo del personale docente e ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario)
Ciascun dipendente dell'istituzione scolastica è tenuto a rispettare le misure di prevenzione indicate nel PTPCT, che ha infatti uno stretto legame con il codice di comportamento in cui gli obblighi degli uffici devono essere specificati a seconda del diverso livello di esposizione al rischio di corruzione individuato nel Piano. La violazione, da parte dei dipendenti dell'amministrazione, delle misure di prevenzione previste dal Piano in discorso costituisce illecito disciplinare.

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Prot. n.3328/B18 Livorno, 25/5/2016

Con parere favorevole del Consiglio deliberazione n.6/24 del 24 maggio 2016

LA DIRIGENTE SCOLASTICA

ADOTTA

IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITÀ (PTTI) 2016-2018

In questo documento è riportato il programma triennale per la trasparenza e l'integrità (PTTI) ai sensi dell'art.10 del d.lgs. 33/2013 (d'ora in avanti "decreto"), valido per il triennio 2016-2018. Il Programma si articola nei punti che seguono.

Il PTTI del VII Circolo G. Carducci è formulato sulla base della normativa vigente in materia di trasparenza ed anticorruzione, ed in stretto coordinamento con quanto previsto nel Piano triennale di prevenzione della corruzione (PTPC) predisposto dal Direttore Generale dell'USR per la Toscana.

1. PRINCIPI ISPIRATORI
Il PTTI si ispira ai seguenti principi:
- "accessibilità totale", come comportamento proattivo della scuola che, preventivamente, pubblica e rende accessibili le informazioni riguardanti l'organizzazione, il funzionamento e le attività sviluppate dalla scuola, con la sola restrizione riguardante i dati sensibili e giudiziari di cui all'art. 4, comma 1, lettere "d" ed "e" del d.lgs. 196/2003;
- la trasparenza integra la nozione di "livello essenziale di prestazione" di cui all'art. 117, lettera "m", della Costituzione, conseguentemente rappresenta non soltanto una "facilitazione" all'accesso ai servizi erogati dall'Istituto "VII Circolo Didattico G. Carducci" ma è essa stessa un servizio per il cittadino;
- concorre ad attuare il principio democratico e i principi costituzionali di eguaglianza, di imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell'utilizzo di risorse pubbliche;
- costituisce esercizio della funzione di coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dell'amministrazione statale, regionale e locale, di cui all'art. 117, secondo comma, lettera r) della Costituzione;
- la trasparenza costituisce un presidio imprescindibile nella prevenzione della corruzione.

2. IL RESPONSABILE DELLA TRASPARENZA
Il responsabile di cui all'art. 43 del decreto è la dirigente scolastica (DS) pro tempore CAMILLA PASQUALINI i cui contatti sono pubblicati e aggiornati nella sezione "amministrazione trasparente" e in altri spazi del sito web. I compiti sono riconosciuti come attinenti alla funzione dirigenziale e assunti dalla DS in assenza di altre figure formate e dedicate con finalizzazione al PTTI. La DS provvede all'aggiornamento del PTTI e favorisce le iniziative di promozione della trasparenza ai sensi dell'art. 43 del d.lgs. 33/2013.

3. INTEGRAZIONE
Per quanto sopra la trasparenza, e con essa il PTTI, avrà profonde connessioni con i seguenti documenti, se e quando essi saranno operativi e previsti anche per le scuole:
" il Piano della performance ex art. 10 del d.lgs. 150/2009 (che, per effetto dell'art. 74, comma 4 del medesimo decreto e il mancato perfezionamento delle norme secondarie ivi previste, non riguarda l'area didattica) in quanto istanza strettamente connaturata con le filiere amministrative; si evidenzia tuttavia che le istituzioni scolastiche sono in attesa della definizione, da parte del MIUR/ANAC, dei limiti di applicazione delle prescrizioni della norma.
" il Piano di prevenzione della corruzione ex art. 1, commi 7, 8, 9 e 59 della L. 190/2012; si evidenzia tuttavia che le istituzioni scolastiche sono in attesa della pubblicazione di tale piano da parte del competente Ufficio Scolastico Regionale.
"Gli interventi normativi e organizzativi volti a favorire la dematerializzazione degli atti amministrativi e la digitalizzazione dei flussi informativi (d.lgs. 82/2005; L. 4/2004; L. 69/2009).

4. MODALITÀ DI PUBBLICAZIONE
La pubblicazione dei dati e delle informazioni sul sito istituzionale rispetta le indicazioni contenute nelle Linee guida per i siti web della P.A. (art. 4 della Direttiva 8/2009 del Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione) finalizzate a delineare gli aspetti fondamentali del processo di sviluppo progressivo dei servizi on line e di offerta di informazioni di qualità rivolte al cittadino: tali attività devono contraddistinguere ogni pubblica amministrazione.
In particolare, sono soddisfatti i requisiti relativi ai contenuti minimi, alla visibilità dei contenuti, all'aggiornamento, all'accessibilità e all'usabilità, alla classificazione e alla semantica, ai formati aperti e a contenuti aperti. La sezione "Amministrazione trasparente" è raggiungibile direttamente dalla home page con un link nel menù di navigazione principale del sito. La sezione è organizzata in macro-aree elencate e denominate secondo quanto previsto nell'allegato A al decreto: cliccando sui vari link è possibile accedere alle informazioni relative alla voce prescelta.

5. FINALITÀ
Le finalità del programma sono:
a.aumentare il numero degli accessi al sito della scuola;
b.diminuire il numero delle comunicazioni verso l'esterno per chiamata diretta, avvisi cartacei ecc;
c.diminuire il numero delle istanze interne ed esterne e le richieste di informazioni per presenza diretta o per telefono/fax degli interessati;
d.aumentare l'impiego della PEO e della PEC per le istanze degli utenti;
e.nelle comunicazioni interne, aumentare l'impiego di:
-cartelle condivise;
-posta elettronica;
f.diminuire la quantità di documenti prodotti su supporto cartaceo;
g.ridurre i tempi e i costi delle filiere amministrative e informative;
h.aumentare il grado di soddisfazione dei clienti;
i.innalzare il livello di prevenzione di comportamenti anomali.
j.rendere più accessibile il linguaggio usato per l'informazione.

Con cadenza semestrale si prevedono apposite riunioni cui partecipano oltre alla DS, anche come responsabile del sito, il DSGA, i collaboratori del DS, le docenti incaricati di Funzione Strumentale; in esse sarà effettuata la verifica e il monitoraggio sullo stato di avanzamento del Programma e sul raggiungimento degli standard di qualità.

6. OBIETTIVI DEL PROGRAMMA TRIENNALE 2016-2017-2018
Il presente Programma triennale per la trasparenza e integrità, nello specifico, prevede obiettivi di trasparenza a breve termine (un anno) a medio termine (due anni) di lungo periodo (tre anni).

Obiettivi a breve termine
Obiettivi a medio/lungo termine

7. COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER
L'organizzazione scolastica, stante la presenza degli organi collegiali di cui alla parte prima, titolo 1° del d.lgs. 297/1994, e di consultazione (a titolo indicativo Comitato Tecnico Scientifico come da Regolamento per il Riordino) è strutturalmente predisposta per l'interfacciamento con gli stakeholder sia interni che esterni. Conseguentemente gli organi collegiali rappresentano il luogo privilegiato ove si realizza l'elaborazione, l'attuazione e la manutenzione del PTTI.
Per favorire quanto sopra:
-l'atto di indirizzo e la proposta di PTTI, a cura del responsabile, è trasmessa con congruo anticipo, rispetto alla seduta di adozione, a tutti i membri del Consiglio d'istituto;
-negli Ordini del Giorno delle sedute degli organi collegiali, con cadenza almeno semestrale è inserito il seguente punto: stato di attuazione del PTTI.
Alla stesura del PTTI hanno partecipato anche il responsabile del sito web, il DSGA e i collaboratori del DS.

8. LE GIORNATE DELLA TRASPARENZA
Il PTTI individua nelle assemblee dedicate alle elezioni dei rappresentanti dei genitori negli organi collegiali di cui all'art. 21, comma 1 dell'OM 215/1991 i momenti in cui realizzare una capillare informazione sui contenuti del presente programma. Altri momenti sono rappresentati dalle giornate di accoglienza ed orientamento per le famiglie degli iscritti nel corso del primo biennio, in almeno una assemblea degli studenti.
Gli esiti attesi dalle predette "giornate della trasparenza" sono:
- feedback per il miglioramento della performance;
- feedback per il miglioramento dei servizi.
Particolare rilevanza assumono inoltre gli interventi rivolti a tutto il personale con il fine di far acquisire una maggiore consapevolezza sulla rilevanza delle novità introdotte dal d.lgs. 33/2013, sul contenuto del PTTI e sulle iniziative di trasparenza: essi saranno sviluppati nell'ambito delle riunioni degli organi tecnici (Collegio dei docenti e assemblee del personale).

9. LA SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE"
Uno dei propulsori maggiori della rete e del processo della trasparenza è la sezione AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE" (AT) di cui all'art. 9 del decreto); a tale riguardo:
a.a cura del responsabile del sito web, la sezione è strutturata in conformità con le prescrizioni contenute nell'allegato A al decreto;
b.il responsabile della trasparenza cura e monitora il flusso delle informazioni sulla sezione;
c.ciascun operatore scolastico è personalmente impegnato a:
-ridurre la produzione documentale su supporto cartaceo a favore di quella digitale;
-utilizzare cartelle condivise, indirizzi di posta elettronica e ogni altra soluzione tecnologica in grado di migliorare l'interconnessione digitale;
-consultare assiduamente il sito della scuola per ricevere e fornire le informazioni sul funzionamento dell'istituto;
d.la DS, il DSGA e il responsabile del sito web forniscono le informazioni necessarie affinché tutti i soggetti produttori/elaboratori di informazioni diventino progressivamente sempre più autonomi nel pubblicare le predette informazioni nelle sezioni di competenza.

È esclusa la pubblicazione su "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE", in quanto a vario titolo non riguardanti l'istituzione scolastica, nelle seguenti sotto-sezioni, previste dall'allegato A al decreto; le motivazioni tecnico-giuridiche dell'esclusione sono riportate direttamente nelle corrispondenti sotto-sezioni, sul sito della scuola. Oneri informativi per cittadini e imprese; Organi di indirizzo politico-amministrativo; Sanzioni per mancata comunicazione dei dati; Rendiconti gruppi consiliari regionali/provinciali; Incarichi amministrativi di vertice; Posizioni organizzative; OIV; Bandi di concorso; Enti pubblici vigilati; Società partecipate; Rappresentazione grafica; Dati aggregati attività amministrativa; Opere pubbliche; Pianificazione e governo del territorio; Informazioni ambientali; Strutture sanitarie private accreditate; Interventi straordinari e di emergenza.

10. I FLUSSI DELLA TRASPARENZA E MONITORAGGIO
Il programma è articolato in settori denominati FLUSSI DELLA TRASPARENZA; i predetti settori sono:
A.FLUSSI DELLE INFORMAZIONI E DEGLI ACCESSI ATTRAVERSO IL SITO ISTITUZIONALE;
B.FLUSSI INFORMATIVI CON LE FAMIGLIE;
C.FLUSSI DELLA TRASPARENZA EX D.LGS. 196/2003.

Ciascun flusso della trasparenza è esplicitato in maniera analitica attraverso indicatori denominati FATTORI E COMPORTAMENTI PROATTIVI, che costituiscono le espressioni della trasparenza osservabili e valutabili. I "fattori e comportamenti proattivi" sono definiti in modo che sia sempre possibile verificarne l'effettiva realizzazione, riducendo la misurazione al codice binario SI/NO.
Il programma prevede l'attribuzione dei compiti di monitoraggio verifica ad un sistema di soggetti distribuiti, in modo da ridurre il rischio di auto-referenzialità: tali compiti sono assegnati tenuto conto del superiore gerarchico nei confronti del personale incaricato dell'inserimento dei dati e del possesso di status di portatore di interesse.
Nelle tabelle che seguono sono specificati per le sottosezioni presenti nell'allegato A del decreto, "fattori e comportamenti proattivi", "standard di qualità" e "organi di monitoraggio", per i quali esistono tre livelli diversi di responsabilità:
"Esecutore materiale: Referente sito.
"Responsabilità del procedimento specifico: Docenti; Rappresentante Lavoratori Sicurezza(RLS); DSGA; DS.
"Responsabilità dell'intero processo: DS.

Tutte le iniziative adottate per il raggiungimento degli obiettivi del programma e dello standard di qualità saranno verificabili dagli utenti, dai portatori d'interesse e dai cittadini e costituiranno al tempo stesso un valido strumento per consentirne il miglioramento continuo.

11. DIFFUSIONE DEL PTTI
Il presente programma e i suoi contenuti sono diffusi: - mediante pubblicazione nel sito web della scuola; - presentazione nelle giornate della trasparenza; - discussione nell'ambito degli organi collegiali e degli organi consultivi; - presentazione nelle assemblee del personale e d'istituto.

12. DIFFUSIONE DELLA SEZIONE "AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE"
La conoscenza e l'uso della sezione "Amministrazione Trasparente" è favorita: - informazione sul sito sulle modalità di accesso alla sezione; - nell'ambito delle giornate della trasparenza; - discussione nell'ambito degli organi collegiali e delle assemblee del personale e di istituto.



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