VII Circolo Didattico Livorno
Sei nella sezione: Scuolaperta > Disturbi specifici di apprendimento
Gli ultimi interventi normativi
La legge 8 ottobre 2010, n. 170, riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la
discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Per la peculiarità dei Disturbi Specifici di Apprendimento, la Legge apre, in via generale, un ulteriore canale di tutela del diritto allo studio, rivolto specificamente agli alunni con DSA, diverso da quello previsto dalla legge 104/1992. Infatti, il tipo di intervento per l'esercizio del diritto allo studio previsto dalla Legge si focalizza sulla didattica individualizzata e personalizzata, sugli strumenti compensativi, sulle misure dispensative e su adeguate forme di verifica e valutazione.
Decreto MIUR N. 5669 del 12 luglio 2011 - 08- 20 individua, ai sensi dell'art. 7, comma 2, della Legge 170/2010, le modalità di formazione dei docenti e dei dirigenti scolastici, le misure educative e didattiche di supporto utili a sostenere il corretto processo di insegnamento/apprendimento fin dalla scuola dell'infanzia, nonché le forme di verifica e di valutazione per garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento (di seguito "DSA"), delle scuole di ogni ordine e grado del sistema nazionale di istruzione e nelle università.
LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento allegate al decreto ministeriale 12 luglio 2011
Le Linee guida presentano alcune indicazioni, elaborate sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche, per realizzare interventi didattici individualizzati e personalizzati, nonché per utilizzare gli strumenti compensativi e per applicare le misure dispensative. Esse indicano il livello essenziale delle prestazioni richieste alle istituzioni scolastiche e agli atenei per garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA.
Il documento presenta la descrizione dei Disturbi Specifici di Apprendimento, amplia alcuni concetti pedagogico-didattici ad essi connessi e illustra le modalità di valutazione per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA nelle istituzioni scolastiche e negli atenei. Un capitolo è poi dedicato ai compiti e ai ruoli assunti dai diversi soggetti coinvolti nel processo di inclusione degli alunni e degli studenti con DSA: uffici scolastici regionali, istituzioni scolastiche (dirigenti, docenti, alunni e studenti), famiglie, atenei. L'ultimo, è dedicato alla formazione.
CONSENSUS CONFERENCE DSA
I Disturbi di Apprendimento esaminati da questa Consensus Conference interessano quella condizione clinica evolutiva di difficoltà di apprendimento della lettura, scrittura e calcolo che si manifesta con linizio della scolarizzazione. Sono pertanto escluse le patologie di apprendimento acquisite. I riferimenti internazionali utilizzati nella definizione e classificazione dei Disturbi Specifici
dellApprendimento (DSA) sono rappresentati da:
· ICD 10 ( F81 Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche)
· DSM IV TR ( 315 Disturbi dellapprendimento)
Si tratta di disturbi che coinvolgono uno specifico dominio di abilità, lasciando intatto il
funzionamento intellettivo generale. Essi infatti interessano le competenze strumentali degli
apprendimenti scolastici.
Allegato 1
Allegato 2
PROTOCOLLO D'INTESA tra REGIONE TOSCANA e UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA per le attività di identificazione precoce dei casi a rischio di Disturbo Specifico dell'Apprendimento del 14 dicembre 2016
Il presente Protocollo d'Intesa intende definire modalità uniformi su tutto il territorio regionale per favorire l'identificazione precoce di rischio di Disturbo Specifico dellApprendimento attraverso procedure omogenee di osservazione e individuazione delle difficoltà, attività didattico-educative di potenziamento e recupero a partire dalla scuola dell'infanzia e nella scuola primaria e, per quest'ultima, modalità uniformi di segnalazione per l'accesso alle procedure diagnostiche, come previsto nell'allegato A1 al presente Protocollo.
La Regione Toscana e l'Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, per il raggiungimento delle finalità del presente Protocollo, si impegnano a diffonderne gli indirizzi e a garantirne la più ampia attuazione su tutto il territorio regionale.