VII Circolo Didattico Livorno
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I giardini dell'Infanzia: Giardine del Gelso (Banditella), Giardino del Sole (Cave Bondi), Giardino degli Scoiattoli (Quercianella)
L'intento, già presente da anni, ma diventato prioritario in questo particolare momento di pandemia, è quello di riprogettare lo spazio esterno delle scuole dell'infanzia alla luce delle moderne teorie di Outdoor Education. L'obiettivo è di ampliare sempre più l'offerta educativo/formativa a favore dei bambini al fine di potenziarne le competenze e conoscenze. L'Outdoor Education punta su un approccio sensoriale-esperienziale, sul potenziamento di competenze emotivo-affettive, relazionali, espressivo-creative e senso-motorie, e a rafforzare il senso di rispetto per l'ambiente. Noi crediamo fortemente che stare all'aria aperta sia per i bambini un diritto e una condizione naturale che va assecondata e incoraggiata. Attraverso l'esplorazione dell'ambiente, il gioco spontaneo, il movimento, l'utilizzo dei sensi e il contatto diretto con gli elementi della natura, i bambini imparano a interrogare e conoscere la realtà che li circonda e a percepire se stessi in relazione al mondo e agli altri. Imparano ad osservare, ad esplorare, fanno progetti e verificano le loro idee. Quanto questo sia importante in termini di crescita, autonomia e realizzazione di sé appare oggi particolarmente evidente, specie in un contesto in cui i bambini sono spesso relegati tra quattro mura e hanno, il più delle volte, un approccio alla natura saltuario, approssimativo e povero. In una fase storica in cui i bambini si avvicinano sempre più precocemente al mondo tecnologico, spesso in modi non idonei e/o consoni alla loro età, appare evidente l'urgenza di mantenere quanto più possibile vivo in loro il contatto con la natura. Natura come contesto di apprendimento il più longevo, semplice e scontato che esista ma non per questo di minore importanza o ricchezza. Approcci quotidiani con il giardino diventano, a nostro parere quindi, preziose opportunità per ampliare l'offerta formativa scolastica, soprattutto in un contesto, come il nostro. A tale proposito abbiamo richiesto delle attrezzature (tavoli, gazebo, fioriere cassapanche, giochi didattici da esterno, ecc) che facilitino la possibilità di portare la scuola in giardino.
"Il Giardino del Sole" della scuola dell'infanzia Cave Bondi, ricavato da una antica Villa, possiede due ampi giardini: uno antistante e l'altro retrostante la struttura. Il primo è utilizzato, soprattutto, come accesso alla scuola da parte dell'utenza e di tutto il personale, interno ed esterno. Il giardino retrostante la scuola è invece uno spazio utilizzato quotidianamente dai bambini e dalle bambine di tutte le sezioni. È molto soleggiato, poiché esposto a Sud, da qui deriva il suo nome, Giardino del sole" ed essendo riparato dai venti freddi è possibile utilizzarlo durante tutti i mesi dell'anno. Vi è anche una zona ombrosa nella quale si trovano diversi alberi, "il boschetto," zona particolarmente amata dai bambini/e proprio perché così in ombra ed appartata. In tutto lo spazio si trovano strutture di legno quali uno scivolo/torretta e due casette e scatole con materiale vario ( palette, contenitori, colini ecc) che permette, da parte dei bambini/e l'utilizzo creativo e divertente degli elementi naturali di cui il terreno è ricco : sassi, terra, foglie, rametti, ghiande ecc.
Il giardino e tutto ciò che contiene è una importante risorsa per la nostra scuola ed è utilizzato sia per il gioco libero e ricreativo sia per lo svolgimento di attività didattiche relative al progetto annuale che prevedono giochi/vissuti da poter fare all'aperto, ma anche attività grafico-pittoriche-manipolative; in tal caso, vengono utilizzati tavoli e sedie per creare zone di lavoro adeguate. In entrambi gli utilizzi, offre opportunità di movimento per esercitare gli schemi motori di base (camminare, correre, salire, scendere, arrampicare ecc) ma anche l'equilibrio; è un vero laboratorio sensoriale in quanto permette l'esplorazione, la sperimentazione ed il contatto diretto con i vari elementi naturali; arricchisce la creatività ed il pensiero poiché stimola la capacità di fare progetti, di realizzarli e di verificare le idee. Educa, infine, alla cittadinanza responsabile poiché incentiva il rispetto e la cura della natura ed i corretti comportamenti sia nei confronti dell'ambiente che degli altri.
Approcci quotidiani con il giardino diventano, quindi, a nostro parere preziose opportunità per ampliare l'offerta formativa scolastica.
"Il giardino degli scoiattoli" di Quercianella, ricco di piante piche della macchia mediterranea e di pini, che offrono cibo e riparo agli scoiattoli, permette un approccio scientifico e di accoglienza e rispetto nei confronti della Natura, integrando attività di semina e di piantumazione in angoli predisposte e coinvolgendo i bambini e le bambine, che vivono direttamente ogni fase con entusiasmo.
Laboratorio Orto in Cassetta
In alcuni angoli del giardino saranno predisposte cassette per attività di orticultura, precedute da attività preparatorie (laboratorio di semina) svolte anche all'interno.
Le fasi principali del percorso saranno:
- compostaggio con gli scarti della mensa e foglie secche raccolte
- composizione del substrato necessario per semina e piantumazione
- osservazione e documentazione del ciclo di crescita dei vegetali
- conoscenza delle piante ottenute e del loro utilizzo
- mostra delle piante ottenute ai genitori con foto ed erbario
Tali attività consentono ai bambini e alle bambine di vivere la meraviglia della crescita di una pianta, di cui prendersi cura con attenzione, predisponendosi al rispetto della Natura e dell'ambiente di vita.
"IL Giardino del Gelso" della scuola dell'infanzia Piccole Onde
Il Giardino del Gelso, così chiamato per la presenza di un maestosa pianta di Gelso, è utilizzato dai bambini e dalle bambine non solo per il gioco libero all'aria aperta, ma anche per le attività motorie e molte attività didattiche. Crediamo, infatti, che proporre attività a diretto contatto con la natura offra qualità al processo educativo, attraverso la ricchezza degli stimoli che gli ambienti esterni possono garantire. I bambini e le bambine attraverso il contatto diretto con la natura percepiscono la realtà attraverso tutti i sensi. Per loro la terra è un elemento quasi magico, tutto da esplorare, scavare, travasare, trasportare, mescolare. Il progetto Orto non ha come obiettivo la trasmissione di conoscenze precostituite o di saperi specifici, ma avvia i bambini ad una prima scoperta del mondo naturale attraverso il diretto contatto con gli elementi, le cose, gli oggetti e gli ambienti tutti da scoprire, esplorare, amare e rispettare.
In tutte le scuole primarie sono presenti spazi verdi nei quali sono stati allestiti orti per progetti di educazione e tutela ambientale ed educazione alimentare: Giardino delle farfalle (plesso Carducci), Orto Sinergico (plesso Carducci), Montorto (plesso Montenero), Il nuovo Giardino Erboso (plesso Montenero), Orto del mare (plesso Antignano).
"L'Orto sinergico e il Giardino delle farfalle" dei Bambini e delle Bambine della scuola primaria Carducci:
a) Carducci: L'Orto sinergico
Nel giardino della scuola è stato realizzato in collaborazione con i genitori, un "orto sinergico", uno spazio ortivo strutturato in cui si segue la concezione "dell'autofertilità del suolo". In un orto sinergico tutti gli elementi viventi e non viventi hanno la loro ragione di essere e ci si approccia ad ogni essere vegetale ed animale con rispetto, senza tener conto della resa immediata, ma considerando le conseguenze di una produttività sostenibile: ecco perché l'orto sinergico può sembrare ad un occhio poco esperto "trascurato". Per l'insegnante attenta ai concetti di "ecosistema" e di "agricoltura sostenibile" l'orto sinergico diventa un laboratorio a cielo aperto insostituibile per un insegnamento non più basato sulla trasmissione sterile del sapere attraverso nozioni e riflessioni razionali, ma sul concetto di "scuola-laboratorio" in cui si creano esperienze atte a stimolare determinati atteggiamenti e riflessioni. Inoltre la cura della terra, per la sua peculiarità, contribuisce alla realizzazione di una "didattica inclusiva": la lezione esce dall'aula, si fa concreta e in questo suo farsi ha migliorato il benessere del gruppo classe. La relazione con le piante influisce sulle risposte psicologiche, fisiologiche e sociali dei ragazzi: prendersi cura, saper aspettare, osservare, diventano azione e strumento per ritrovare la dimensione dello spazio e del tempo e sostengono, qualora necessario, anche il recupero psico-motorio dell'alunno/a. Le attività coltive prevedono anche il contributo di genitori e nonni che si affiancano ai bambini nella loro realizzazione e il contributo di esperti e appassionati del territorio. L'orto e il giardino, quindi, sono occasione per una educazione allargata al territorio e favoriscono le relazioni tra la scuola, gli studenti, i familiari e la città stessa; tutto il territorio viene coinvolto per trasformarsi in comunità educante in modo da aprire la realtà dell'orto scolastico a scambi con l'esterno, con la comunità che deve imparare insieme ai bambini a consumare in modo più consapevole.
b) Carducci: Il Giardino delle farfalle
La presenza del verde in una scuola, oltre ad essere un luogo di incontro, di gioco e di socialità durante la ricreazione, se strutturato e reso facilmente accessibile agli spazi della didattica quotidiana, possa assumere valore per l'educazione ambientale dei bambini e delle bambine: l'uso continuativo e partecipato del "verde scolastico", e in generale degli spazi fuori dalla scuola, offre opportunità educative a tutto tondo.
Ecco che il "Giardino delle farfalle "offre ai bambini e alle bambine la possibilità di esplorarlo nelle sue infinite risorse e di esprimere le loro potenzialità, le loro competenze, le loro curiosità. Offre inoltre alle insegnanti strumenti per progettare, condurre e documentare un progetto educativo tematico condiviso, permettendo ai bambini, alle insegnanti e alle famiglie di sperimentare e vivere momenti di relazione, valorizzando il fare di ciascuno. La scelta di questa tipologia di giardino è dovuta alla crisi che vivono in questo periodo gli insetti impollinatori, in particolare proprio le farfalle, che si sono a lungo giovate della presenza dell'uomo. Esse infatti amano gli ambienti aperti e assolati, come i campi e i pascoli, ma in un tempo relativamente breve (pochi decenni), il rapporto tra farfalle e uomo è radicalmente cambiato. Esse sono state sterminate dagli insetticidi, spesso poco o niente selettivi. Infine porzioni cospicue del territorio sono ormai ricoperte da cemento e asfalto.
Realizzare un giardino "naturale" con particolare attenzione alle farfalle non ha quindi solo valore educativo, come luogo ideale per molte osservazioni naturalistiche e per imparare a collaborare con la natura; ogni giardino, per quanto piccolo, può costituire un'oasi dove gli insetti impollinatori possono nutrirsi, riprodursi, sostare durante gli spostamenti. I giardini per le farfalle contribuiscono così a formare degli importanti "ponti" tra le aree naturali ancora esistenti. Le piante meglio in grado di ospitare gli insetti impollinatori come le farfalle ed i bruchi (dette piante nutrici) sono quelle proprie della nostra flora, piante semplici, comuni, che possono sembrare invasive e non coltivate. Un elemento molto importante nel giardino delle farfalle inoltre è il prato, che deve essere piuttosto folto e alto per consentire di introdurre altre piante importanti per le farfalle e, soprattutto, appunto, per i bruchi.
L'orto sinergico e il Giardino delle farfalle sono due laboratori in cui compiere esperienze sensoriali, scientifiche, spesso multidisciplinari, dove il canale della sensorialità diventa prezioso per vivere esperienze cosiddette totalizzanti; i bambini si immergono completamente in una situazione didattica entrando in contatto profondo con se stessi. In questo modo tutti raggiungono gli obiettivi richiesti e l'apprendimento si carica di un'emotività positiva che apre il pensiero al "possibile. Le misure di prevenzione per la Pandemia da SARS-CoV-2 prevedono un utilizzo limitato degli spazi della scuola, da qui l'esigenza di allargare lo spazio della didattica all'esterno, nel giardino scolastico, nei due laboratori a cielo aperto: l'orto sinergico e il giardino delle farfalle. Per sopperire all'impossibilità di muoversi liberamente, gli spostamenti degli alunni da un ambente all'altro rappresentano uno "stimolo energizzante la capacità di concentrazione, come testimoniano accreditati studi neuro-scientifici, che ci indicano che il modo migliore per attivare la mente (le sue cognizioni e le sue emozioni) sia mantenere in movimento, anche leggero, il corpo". In un ambiente di apprendimento è molto importante anche l'aspetto del "ben-essere" e della qualità della vita degli studenti e, non ultima, la cura del senso estetico. "Luoghi confortevoli, colorati e accoglienti contribuiscono a rendere piacevole lo stare a scuola e a fare di uno spazio asettico un luogo vissuto".
Laboratorio di educazione ambientale e alimentare: "Montorto, il giardino sensoriale" della scuola primaria Montenero.
Nella convinzione che creare "un ambiente di apprendimento fertile e multisensoriale con le forme e le superfici, i colori, gli odori, gusti e i suoni del mondo reale sia fondamentale per il pieno sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino" (J. Piaget), un'area del giardino della scuola di Montenero è stata dedicata alla realizzazione di un angolo comune stimolante ed accogliente di cui tutti devono prendersi cura: il nostro giardino sensoriale.
Progettazione, realizzazione e cura di questo spazio in cui stare bene ed in cui incrementare le funzioni dei nostri cinque sensi è interamente dedicata all'attività dei bambini e delle bambine del plesso che attivamente si dedicano:
a) progettazione condivisa dello spazio in base alle sensazioni sensoriali;
b) alla preparazione del terreno con utilizzo di vanghe e rastrelli, annaffiatura e pulitura del terreno da erbacce anche con la collaborazione dei genitori;
c) semina di alcuni vegetali e osservazione della crescita della pianta;
d) talee di piante aromatiche interrate in piccole aiuole;
e) degustazioni dei prodotti delle piante ortive;
f) attività di compostaggio.
n questo laboratorio di scienze a cielo aperto i bambini e le bambine imparano ad agire nel rispetto dell'ambiente, dell'altro e del bene comune, anche durante le attività laboratoriali dirette a:
favorire lo sviluppo di un pensiero scientifico;
- saper descrivere, argomentare, ascoltare;
- saper porre problemi e formulare ipotesi e soluzioni;
- saper utilizzare un linguaggio specifico;
- incrementare l'educazione alimentare e il consumo di un cibo sano;
- far acquisire conoscenze e comportamenti corretti e il più possibile consapevoli nei
- confronti del cibo e della sua origine.
Montenero: Il nuovo giardino erboso - didattica all'aperto
Il giardino erboso intorno all'orto, posto nella parte posteriore alla scuola, offre un'ampia area progettata, dal Team del Plesso e realizzato grazie alla preziosa collaborazione delle famiglie (nello spirito di Comunità che contraddistingue il Modello Senza Zaino), per svolgere didattica all'aperto. Apprendere e fare scoperte immersi nella natura non è solo divertente, ma stimola anche tutti i sensi, è fonte di motivazione e migliora il rendimento scolastico, inoltre favorisce l'acquisizione delle competenze trasversali. Stare all'aria aperta è essenziale per alunni e alunne, in quanto ne accresce il benessere e lo sviluppo.
Aprire la scuola all'aperto significa predisporre e organizzare lo spazio in modo da creare angoli laboratoriali e spazi curati, sia per alimentare il ben-essere della persona, sia per essere utilizzati in modo efficace.
Nel progetto del nostro giardino sono state previste diverse aree:
" Area per le "Attività Creative, pittura e creta, plein air
" Area "Giochi motori" - destinata ad attività di gioco motorio organizzato
" Area Agorà sotto l'albero di magnolia
" Area allestita con Gazebo per didattica outdoor condivisa tra le classi
" Orto della scuola
" Area allestita con Gazebo per didattica outdoor condivisa tra le classi
" Area allestita con piscina e vasche senso-percettive
" Laboratorio senso-percettivo a vialetto
"L'Orto del Mare" della scuola primaria di Antignano
Già da alcuni anni è attivo un laboratorio di orto didattico, che ha rappresentato uno strumento per migliorare l'ambiente scolastico in quanto favorisce una maggiore fruibilità e utilizzo del giardino della scuola e, soprattutto, rappresenta un valido strumento per affrontare il tema di un corretto rapporto con l'ambiente , allo scopo di interessare e coinvolgere gli alunni verso la difesa del patrimonio naturale, l'educazione allo sviluppo sostenibile e alla pace.
Lo scopo dell'orto a scuola è di recuperare quella consapevolezza sulle piante e le loro stagioni, su un'alimentazione più naturale e legata ai prodotti della terra, sul rispetto della natura fino ad arrivare allo sviluppo di una vera e propria coscienza ecologica.
L'orto è il luogo in cui si può sperimentare il senso della cura per tutte le forme di vita: è un'esperienza sensoriale che permette ai bambini di utilizzare i propri sensi per mettersi in "contatto con la natura" e sviluppare abilità diverse, quali l'esplorazione, l'osservazione e la manipolazione, utilizzando una modalità di apprendimento attivo attraverso l'imparare-facendo.
Non da meno è il valore formativo di educare alla cittadinanza: attraverso l'orto gli alunni sperimentano attivamente e con ruolo da protagonisti la cura e la valorizzazione di un bene comune, compiendo scelte e partecipando a decisioni prese nell'ottica di una consapevolezza democratica che implica acquisire competenze relazionali, imparare a comunicare le proprie idee ed ascoltare quelle degli altri. Prendere in carico la coltivazione di un orto e la cura di un giardino portano con sé valori di conoscenza e di rispetto e stimolano nei ragazzi il piacere del lavoro di gruppo e della condivisione sociale.
Nella nostra scuola sono a disposizione degli alunni e delle alunne 15 vasche di cui una per ogni classe e 4 fioriere in comune: ogni classe in base alla propria progettazione annuale realizza attività di piantumazione e cura della propria vasca , in stretta collaborazione con gli esperti del progetto "Orto in condotta " del CRED del comune di Livorno.
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